Sei alle prime armi con la pesca? Questa mia guida ti sarà utile per impostare al meglio la pesca della carpa, una delle attività più soddisfacenti ed entusiasmanti nel mondo della pesca sportiva. Il divertimento è assicurato!
Occorrente
-canna bolognese da 4/5/6 metri
-mulinello in grado di contenere almeno 100 metri di monofilo dello 0.18 o 0.20
-monofilo 0.18 o 0.20 di buona qualità e possibilmente mimetico
-galleggiante di piccole dimensioni (0.50gr) per avere un’ottima sensibilità all’abboccata (anche 1gr in caso di vento)
-piombini spaccati di piccole dimensioni per aver modo di distribuire uniformemente la piombatura
-amo del 12 o del 14 in modo da poter innescare agevolmente sia begattini che mais
Fondamentale è la pasturazione: è suggeribile in particolare una pastura che sia differenziata in base alla temperatura ambientale: l’utilizzo di pasture tendenti al dolce è indicato nella stagione calda, l’utilizzo di pasture più aromatiche e caloriche è invece indicato nella stagione fredda invernale.
Realizzazione di montatura con: lenza madre diretta dello 0.18 0.20, un galleggiante di 0.50 gr (va bene anche 1gr. in caso di leggero vento), piombatura realizzata con pallini spaccati di piccole dimiensioni partendo a una quarantina di centimetri dall’amo a salire, amo del 14 oppure 12 su cui innescare begattini o mais.
Fase determinante della pesca alla carpa è il combattimento: una volta allamato il pesce, è tassativo non forzarlo con strane manovre prima del tempo ma stancarlo gradualmente. Questo per due semplici motivi: in primo luogo la carpa in particolare è un pesce estremamente potente e tende a dare il meglio nei primi minuti di combattimento; in secondo luogo è dotata di un’arma segreta, sotto la pinna dorsale nasconde una vera e propria sega con la quale è in grado di recidere monofili anche di generose dimensioni.