I vari circuiti di un IMPIANTO ELETTRICO sono protetti da dispositivi di sicurezza che provvedono a isolare un circuito non appena in questo si ha un flusso eccessivo di corrente. Tali dispositivi di sicurezza sono costituiti negli impianti moderni da interruttori automatici, in quelli più vecchi da fusibili che fondono in presenza di un flusso eccessivo di corrente, interrompendone il passaggio (per cui si parla spesso di “valvola bruciata” o “saltata”). Le principali cause che provocano la fusione di questi dispositivi di sicurezza sono:
Invecchiamento
Con il tempo, il filo metallico che costituisce il vero elemento di sicurezza del fusibile e che è alloggiato in una cartuccia di ceramica finisce a volte per corrodersi e fondere senza una ragione apparente. In tal caso, è sufficiente sostituire la cartuccia (vedi oltre).
Sovraccarico del circuito
Quando a un circuito sono collegate più apparecchiature, la cui portata complessiva supera quella del circuito stesso (cosa che si verifica di frequente quando si ricorre a una spina multipla per collegare più apparecchi a un’unica presa), si produce un sovraccarico, con conseguente surriscaldamento del cavo di alimentazione, in seguito al quale il fusibile fonde. Sostituirlo e ridurre il carico del circuito.
Cavo danneggiato o guasto di un’apparecchiatura
In presenza di simili cause, il fusibile spesso brucia producendo una sorta di scoppio. Prima di sostituirlo, provvedere a localizzare e a riparare il guasto del cavo o dell’apparecchio.
Sostituzione di un fusibile
Le cartucce fusibili sono avvitate in apposite scatole — negli impianti più vecchi, nel quadro di distribuzione — mediante porta-cartucce in ceramica. Sull’estremità visibile recano un dischetto, l’indicatore di fusione, di colore diverso a seconda della portata del fusibile (verde = 6 A; rosso = 10 A; grigio = 16 A; blu = 20 A; giallo = 25 A; nero = 32 A). La fusione di questo dischetto consente di riconoscere il fusibile bruciato.
Prima di procedere alla sostituzione di un fusibile, aprire sempre l’interruttore generale; indi svitare il tappo a vite via via dei vari portacartucce, togliendo la cartuccia e controllando se il dischetto colorato è fuso o meno. In caso affermativo, sostituirla con una cartuccia nuova della stessa portata, quindi con il dischetto colorato dello stesso colore. Ricordare che la cartuccia non va inserita direttamente nel suo alloggiamento, ma che è necessario servirsi sempre del tappo a vite: in esso va collocata l’estremità larga della cartuccia ed entrambi vanno poi avvitati nell’apposito alloggiamento della scatola o del quadro portafusibili. Ciò serve per evitare il pericolo di scosse, in quanto la cartuccia entra in tensione non appena viene in contatto con la rete di alimentazione e, qualora si toccasse l’anello metallico situato alla sua estremità larga, si prenderebbe appunto la scossa.
In taluni impianti con dispositivo di sicurezza a fusibili, il portacartucce può essere del tipo a pinze (assai meno comune però di quello a tappo descritto sopra): in tal caso, per sostituire la cartuccia bruciata, è sufficiente aprire le pinze e toglierla.
UN PICCOLO SUGGERIMENTO. In previsione di un caso d’emergenza, è opportuno tenere, vicino alla scatola porta-fusibili o al quadro di distribuzione, una torcia elettrica, un cacciavite col manico di materiale isolante e una scorta di fusibili di diversa portata.