Tutti sanno che camminare è una ottima ginnastica per il corpo. Fare una passeggiata è infatti indicato da tutti i medici per tutte le persone, a qualsiasi età. Camminando il nostro organismo si attiva e si mettono in moto molte fasce muscolari, si allena il fiato, si stimola il metabolismo e, in generale, si sta meglio. Da qui al Fitwalk – la “passeggiata-allenamento” – il passo, è proprio il caso di dirlo, è brevissimo. Se infatti la camminata diviene veloce o molto veloce oppure la si compie in maniera molto lenta facendo attenzione però ad ogni passo, magari fingendo di essere in salita, ecco che ci troviamo davanti ad un allenamento di Fitwalk.
Camminare è parte integrante della nostra quotidianità, un gesto facile, naturale come bere un bicchiere d’acqua, un’azione normale che talvolta compiamo senza neanche rendercene conto. Pensate agli spostamenti che fate a piedi durante le vostre giornate lavorative e fate un conto approssimativo di quanto camminate per andare da un luogo all’altro, per raggiungere un bar, la macchinetta del caffè a lavoro, riprendere vostro figlio a scuola, andare a fare la spesa, fare le normali commissioni quotidiane. Se fate tutte queste azioni utilizzando al minimo la macchina vi renderete conto che in una giornata mettete insieme qualche chilometro di camminata. Camminare diventa ancora più importante quando si presentano particolari patologie, in particolare quelle cardiovascolari, quelle legate a problemi respiratori, di pressione e quando si è in stati “alterati” come gravidanza, obesità, depressione, stress. In tutti questi casi fare una bella passeggiata sarà un vero toccasana per la salute e per la mente. Fare movimento e attività fisica infatti porta al rilascio delle endorfine, sostanze che hanno un’azione analgesica e tranquillante anche sui meccanismi di dolore e fenomeni affettivi.
Passeggiare o allenarsi? La differenza tra allenamento e passeggiata sta nella programmazione e nell’organizzazione. In particolare l’allenamento, leggi Fitwalk, è diverso perché va a variare l’intensità, spazia tra le aree metaboliche di riferimento. Si chiamano MeTA (Methabolic Training Areas) e ogni lezione di Fitwalk associa una diversa MeTA. Ve ne sono 6 diverse, ognuna che si dedica ad una particolare situazione. Per camminare allenandosi infatti bisogna stare attenti a numerosi fattori come il corretto appoggio del piede, la giusta postura, gli allineamenti, il controllo dei passi, oltre all’intensità e alla modalità della pratica.
Per praticare il Fitwalk è fondamentale l’utilizzo del cardiofrequenzimetro, così che si tengano sempre sott’occhio i battiti e le percentuali cardiache delle formule di Karvonen o Tanaka. Se invece si pratica un allenamento di Fitwalk con istruttore questo vi aiuterà grazie alla Scala di Borg, ovvero la scala di percezione dello sforzo.