L’agone è un saporito pesce di fiume, apprezzato per le sue carni e soprattutto perchè presenta poche lische. Durante il periodo di riproduzione non assume cibo e quindi bisogna usare tecniche diverse per adescarlo laddove, naturalmente, è possibile pescarlo non essendoci divieto di pesca.
Occorrente
Canna
Filo da 0.25
Moschette
Girelle
Piombo lungo
Procedimento
L’Agone puoi catturarlo sia sfruttando il suo appetito sia sfruttando il senso di protezione che ha nei confronti delle sue uova. Infatti quando si riproduce l’Agone non mangia e quindi è inutile sbandierare davanti al suo muso esche appetibili, bisogna calare in acqua esche che esso scambia per pesci che vogliono insidiare le sue uova.
Devi fare allora delle catene su cui monterai delle speciali moschette. Lancerai queste catene nei branchi quando le recupererai troverai gli Agoni che avranno abboccato pensando di star combattendo il nemico. Prepara la catena di moschette come terminale di una canna da lancio lunga 4/5 metri su cui monterai un filo da 0.25 e che farai terminare con un piombo lungo il cui peso dovrà essere 10 /20 grammi scelta che farai in base alla profondità in cui dovrà agire.
Prepara la catena nel modo che ti spiego di seguito, aiutati seguendo anche il disegno che ho fatto per rendere più chiara la spiegazione. Prendi il filo da 0,25 e lega una estremità ad una girella a moschettone, lascia il filo di 40 centimetri e lega l’altra estremità ad un’altra girella. Lega un altro pezzo di filo sempre lungo 40 centimetri all’altra estremità di quest’ultima girella ed ad un’altra girella. Adesso su ogni parte di filo da 40 centimetri, monta due moschette su braccioli lunghi 4 centimetri. Il numero delle moschette varia a seconda delle leggi del luogo.
L’agone abboccherà alla moschetta in modo violento, infatti la maggior parte delle volte l’Agone si auto ferra quindi a te non resterà altro che recuperare senza cedere troppo filo, ma neanche forzando troppo, dovrà essere un recupero…dolce! Nel caso l’Agone non abboccasse con decisione e quindi tu avvertissi la sua presenza dal tremolio della canna e dalla trazione costante del filo tocca a te capire quando e se è il momento di ferrare.