Chi ha l’hobby della fotografia sa benissimo che le varie esigenze di ripresa impongono l’uso di una fornita attrezzatura (grandangolare, teleobiettivo, flash, filtri, ecc.), che permetta di far fronte alle più disparate situazioni che via via si presentano al fotografo. Fabbricato interamente in alluminio, questo bauletto contenitore è rifinito esternamente in pelle e all’interno, foderato in velluto.
Occorrente
1 coperchio in alluminio spess. mm. 1,5 750×50
1 base in alluminio spess. mm 1,5 750x 130
2 fondo in compensato marino 240 x 130×8 mm
2 coperchio a fondo in compensato 240 x 130×4 mm
1 cerniera a nastro 180×20 mm
1 rinforzo per chiodatura 100 X 40x 1,5 mm
8 viti da 5MA x 8
1 serratura (ricuperata);
2 attacchi per tracolla 15x35x7 millimetri
1 fibbia per tracolla, tondino 0 3 mm
1 divisorio in alluminio spess. mm 1 800×50 mm
2 rivetti per stoffa
2 tondino 0 3 mm per attacchi 250 mm
Velluto 800 x 500 mm
Pelle 800×500 mm
20 viti autofilettanti
2 elastici per fissaggio accessori 10 X 350 mm
10 chiodi in alluminio 0 4 mm
2 attacchi per elastici tondino 0 3 millimetri
Procedimento
Una volta decise le misure da adottare, si costruisce una dima, costituita da due tavolette di robusto compensato delle dimensioni del bauletto distanziate da quattro montanti per piegare l’alluminio che compone la struttura del bauletto e del coperchio. La costruzione. Due strisce di alluminio, una da 750 x 50 x 1,5 mm per la base ed una da 750 x 130 x 1,5 mm per il coperchio, si piegano, servendosi della dima, creando così il corpo del bauletto.
A questo punto, asportate le parti eccedenti si tagliano due pezzi di compensato marino e si montano con le viti autofilettanti a chiusura del coperchio e al fondo previa foratura della scatola (e successiva avvitatura); si chiude e si rinforza la scatola con la piattina che va ribattuta con i chiodi in alluminio.
Successivamente si monta la cerniera che unisce i due pezzi del bauletto; si stuccano i fori e le viti che sono serviti per il fissaggio del coperchio e del fondo ed, esternamente alla struttura, si incolla una tela che serve come «fondo alla pelle e pareggia lo spessore della cerniera. La scatola è ultimata e, non rimane che applicare le rifiniture: quella esterna è in pelle ed è applicata incollando le strisce, (di 20 mm eccedenti le misure), con colla sulla superficie esterna.
La giunta della pelle viene fatta dietro, in prossimità del cardine. Quindi si fissano con viti gli attacchi per la tracolla e si incolla il velluto interno, a pelo lungo. Questo va intagliato in modo che, una volta incollato, deve risultare di 7 mm inferiore al bordo della scatola, per potervi incollare la pelle a filo; così facendo si coprono le viti di fissaggio.
Sotto al coperchio si ricavano gli scomparti dei vari accessori (pellicole, filtri, pile, ecc.) dotati di robusti elastici di fissaggio incollati e successivamente cuciti al rivestimento interno. In ultimo, si incolla la pelle ad una fettuccia da 20 mm che funge da tracolla e si monta il tutto agli attacchi ed alla fibbia mediante ribattini in alluminio. Chiude il lavoro il montaggio della serratura, recuperata da una vecchia borsa, per mezzo di piccole viti.
La targhetta. Per dare un tocco di raffinatezza al bauletto possiamo applicarvi una targhetta che riproduce la marca della fotocamera. Per farla, si riporta su un pezzetto di alluminio la scritta usando i trasferibili. Quindi si pone il pezzetto dentro un bicchiere con acido solforico. L’acido corroderà la parte non ricoperta lasciando la scritta in rilievo. La targhetta, debitamente ritagliata, si incolla con adesivo epossidico sul bordino metallico o con colla al neoprene, sul rivestimento esterno.